Dal Parco avventura di Ceppo si percorre la strada sterrata pianeggiante a destra si addentra, in modo inizialmente poco evidente, nella lunga valle Castellana tenendosi sempre molto in alto rispetto al fondo valle e attraversando lo splendido bosco della Martese.
Dopo circa 5,8 km la strada termina (1h 15min) e si prosegue lungo un evidente sentiero in salita che continua ad inoltrarsi lungo l’ampia valle. Dopo poco si raggiunge un bivio con un sentiero a destra che scende verso il fondo valle e che si ignora per proseguire a mezzacosta nello splendido bosco.
Si prosegue lungamente, senza possibilità di errore, lungo il sentiero ben marcato che supera alcuni torrenti e raggiunge la cascata della Morricana (50 min dalla fine della strada).
Si attraversa il fosso poco a valle della cascata e si inizia a salire nel bosco seguendo un sentiero non molto evidente ma ben segnato che rapidamente, ma non senza fatica fuori dal bosco.
Una volta usciti dal bosco, anziché seguire il sentiero difficile da individuare che piega a sinistra e raggiunge uno stazzo, conviene piegare a destra e risalire i prati fino ad affacciarsi sulle sottostanti cascate del fosso Cannavine per poi piegare a sinistra salendo lungo la via più comoda a mezza costa fino a quando il pendio diviene troppo ripido per continuare a tagliarlo: a questo punto si risale a sinistra lungo la linea di massima pendenza fino ad intercettare, pochi metri più in alto, il sentiero (ora ben visibile) che arriva dallo stazzo.
Si prosegue verso destra attraversando vari torrentelli traversando a mezza costa fino ad attraversare il fondo del fosso Cannevine per poi tornare un po’indietro, sulla sponda opposta, fino ad un area pianeggiante con i resti evidenti di uno stazzo.
Si attraversa un impluvio che scende da sinistra e si percorre un evidente sentiero in modesta salita fino a raggiungere una dorsale che scende dal Monte Pelone. Si piega, quindi, a sinistra abbandonando il sentiero per risalire inizialmente lungo la dorsale e, successivamente, tenendosi un po’ a sinistra puntando all’evidente sella dalla quale ha oruigine l’impluvio attraversato poco prima.
Raggiunta la sella, a seconda della ventosità, si può seguire la cresta a destra fino in vetta oppure seguire il sentiero a destra fino a quando inizia a scendere: a questo punto si piega a sinistra e lungo l’ampio crinale erboso si raggiunge la vetta di Monte Pelone (2057 m slm; 1h 40 min dalla Cascata).
Il ritorno per la stessa via richiede ca. 3h 30 min. In alternativa è possibile effettuare un percorso ad anello seguendo questa variante. Si tratta, però, di un percorso molto più impegnativo riservato ai soli escursionisti molto esperti.
Questa variante per la discesa dal Pelone è riservata ai soli escursionisti molto esperti: rispetto alla via di salita ha una difficolta EE e presenta alcuni tratti difficili, esposti e pericolosi.
Dalla vetta di Monte Pelone si scende lungo la cresta in direzione NE fino ad una marcata sella a quota 1805m slm dove si intercetta l’evidente sentiero che mette in comunicazione i due versanti della montagna. Ignorando i sentieri che scendono ai lati, si prosegue costeggiando la cresta sulla destra lungo tracce di un sentiero che aggira una piccola elevazione e raggiunge una sella nella faggeta.
Appena raggiunta la sella si piega a destra scendendo lungo vaghe tracce di sentiero che raggiungono un poco marcato costone e svaniscono. A seconda delle condizioni del suolo si scende senza via obbligata lungo il costone (molto scivoloso in caso di piogge sulle abbondanti foglie cadute in autunno) oppure si traversa ancora un po’fino a raggiungere la scarpata di un fosso che si percorre oi in discesa (meno accumuli di foglie a causa della pendenza elevatissima, ma proprio per questo più difficile e pericoloso). In entrambi i casi si scende fino a raggiungere l’ampia radura de “La Piana” che si costeggia a destra, fino a rientrare nel bosco. Pochi metri oltre il termine della radura ha inizio un sentiero non evidentissimo che scende tra i faggi, raggiunge la scarpata a fondo valle e la supera attraverso un’aerea crestina a serie di vertiginosi tornanti nel bosco per raggiungere la captazione ENEL.
Dalla captazione si segue il torrente verso valle fino ad un ponticello, lo si attraversa e si risale per uno stretto ma evidente sentiero fino a intercettare il sentiero di salita pochi metri prima della strada (2h 30min dalla vetta).
Lungo la strada sterrata si raggiunge, quindi, Ceppo in ca. 1h 15 min.